03 Marzo 2015
Ieri sera la mia amica Nadia (una delle quattro amiche delle elementari) mi ha inviato una storiella che mi è piaciuta tantissimo e che quindi vi giro...
La storiella si intitola "La storia dei due vasi cinesi" eccola:
Un'anziana donna cinese possedeva due grandi vasi appesi alle estremità di un lungo bastone che portava bilanciandolo sul collo. Uno dei due vasi aveva una crepa, mentre l'altro era intero. Così alla fine del lungo tragitto dalla fonte a casa, il vaso intero arrivava sempre pieno, mentre quello con la crepa arrivata sempre mezzo vuoto.
Per oltre due anni, ogni giorno l'anziana donna riportò sempre a casa un vaso e mezzo di acqua. Ovviamente il vaso intero era fiero di se stesso, mentre il vaso rotto si vergognava terribilmente della sua imperfezione e di riuscire a svolgere solo metà del suo compito. Dopo due anni, finalmente trovò il coraggio di parlare con l'anziana donna, e dalla sua estremità del bastone disse: "Mi vergogno di me stesso, perché la mia crepa ti fa portare a casa solo metà dell'acqua che prendi". L'anziana donna sorrise e disse "Hai notato che sul tuo lato della strada ci sono sempre dei fiori, mentre non ci sono sull'altro lato? Questo succede perché, dal momento che so che tu hai una crepa e lasci filtrare l'acqua, ho piantato dei semi di fiori solo sul tuo lato della strada. Così ogni giorno, tornando a casa, tu innaffi i fiori. Per due anni io ho potuto raccogliere di fiori che hanno rallegrato la mia casa e la mia tavola. Se tu non fossi così come sei, non avrei mai avuto la loro bellezza a rallegrare la mia abitazione!"
La storiella è finita ma lascia un grande insegnamento, ognuno di noi cose che gli riescono meglio di altre, ma bisogna imparare a rendersene conto e fare in modo di sfruttarle, con accorgimenti che ci permettano di creare qualcosa di buono sia per noi, sia per gli altri.
Andando nel pratico ricordo che parecchi anni fa un ragazzo poco più che diciottenne si presentò all'audizione per entrare al corso MCR® e non fu ammesso subito, ma dovette rifare l'esame delle ritmiche, gliene furono assegnate 100 da studiare in un mese. Ritornò e superò l'esame ora a 25 anni ha scritto due libri di ritmiche ed è diventato insegnante RGA, il nostro Alessandro Tuvo.
Ricordiamoci, quindi, di godere del profumo dei fiori sul nostro lato della strada! Anche gli altri ce ne saranno grati!
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