La notte prima degli esami!

Anche quest'anno siamo arrivati alla fatidica "Notte prima degli esami MCR®" e come sempre riaffiorano i ricordi di questi abbi vissuti insieme ai Ragazzi che stanno per diplomarsi. In rigoroso ordine alfabetico ecco i magnifici 12!


Andrea Filippone, "il tacchino" è un ragazzo fantastico e un bravissimo compositore, scrive pezzi bellissimi, perfetti per essere danzati (non sapete quanto mi piacerebbe creare una coreografia su quelle note). E' un po' distratto, in tre anni credo abbia dimenticato a scuola di tutto (tranne la chitarra, quella non la dimentica mai!). Così quando trovo qualcosa di abbandonato, vado a colpo sicuro, lo chiamo e lui regolarmente al posto del pronto dice "Cosa ho dimenticato oggi?"


Andrea Motta, l'Andrè come lo chiamano i suoi compagni. E' sempre sorridente (io sostengo che sia il più bel sorriso della RGA), quando entra a scuola porta una ventata di serenità e allegria, non si arrabbia mai. Non lo fa neanche quando parlo male della sua chitarra vintage che secondo me "profuma un po' di vecchio".


Enrico Mariuzzo, "l'altro tacchino" (non chiedetemi perché i due siano stati soprannominati tacchini) appassionato di Malmsteen (ha anche una chitarra come la sua), capelli lunghissimi che sposta con un movimento della testa che solo lui è in grado di fare.


Federico Salerno, "il capoclasse", è preciso ed affidabile con un ottimo controllo delle emozioni ed è anche per questo che domani sarà lui il primo ad affrontare l'esame.


Gabriele Rosadi, "il toscano" viene da Arezzo tutte le settimane, sembra timido ma ha un carattere molto forte, non si è mai lasciato scoraggiare neanche nei momenti più difficili. Mi mancheranno i suoi esperimenti culinari e i kiwi coltivati dal suo papà nel loro orto.


Giovanni Dighera, "il Grillo" io sostengo che lo hanno soprannominato così perché è la coscienza della classe. Lui ha un'altra versione che però non rivela.


Lorenzo Perini, "il bolognese" non sta zitto un secondo, ricordo che dopo la prima lezione gli chiedemmo dove aveva l'interruttore on/off per spegnerlo. C'è anche da dire, però che ha anche una pazienza infinita nello spiegare i "trucchi del mestiere" ai ragazzi del CCR®, diventerà un ottimo insegnante.


Marco Savoini, "il ragazzo dei pronostici", li fa ogni volta prima di entrare in classe, l'argomento è come andranno le sue verifiche. Quando esce non occorre chiedergli come è andata perché ce l'ha scritto sul volto.


Matteo Bidoglia, "il Teo" è il vecchietto della classe ed ha fatto salti mortali per conciliare studio e lavoro nei primi due anni ci corso.


Nicolò Zoia, "il pota" perché viene da Bergamo e pota è un intercalare tipico della sua zona. All'inizio del secondo anno, giocando sulla rivalità calcistica tra i tifosi dell'Atalanta de del Brescia, gli facemmo credere che nella sua classe ci sarebbe stato un nuovo studente ovviamente di Brescia!


Paolo Audia, "Paul" l'ho chiamato l'altro giorno perché mi era venuto il dubbio sul nome da scrivere sul diploma (ne ha due) e gli dico Paul sul diploma "scrivo solo Paolo o vuoi entrambi i nomi?" Lui risponde "mi piacerebbe che ci fosse scritto anche il secondo nome, sai è quello di mio nonno. Però se lo hai già scritto non ti preoccupare va bene lo stesso" Io so per certo che Paul era molto legato al nonno e quindi anche se il diploma lo avevo già scritto ci ho messo meno di un secondo per decidere di rifarlo.


Roberto Gentili, "Robiox", ha affrontato oltre allo studio 3 anni di lunghissimi viaggi. Tutte le settimane partiva all'alba da Fermo (AP) per arrivare a lezione alle 14 quasi sempre di corsa a causa dei ritardi dei treni. 


Ragazzi non vi siete ancora diplomati, ma so già che mi mancherete! Vi auguro di riuscire a realizzare tutti i vostri desideri, ora siete pronti per lasciare la scuola ed affrontare il mondo, avete una marcia in più! Vi regalo solo una frase di Luis Sepulveda e che mi piacerebbe ricordaste sempre che:


"VOLA SOLO CHI OSA FARLO"


quindi V O L A T E  sempre più in alto!

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