Storia di un diploma

Tutti gli anni nel periodo degli esami quando i ragazzi mi vedono preparare i diplomi mi chiedono come sia nata l'idea di scriverli a mano, ecco la spiegazione.


Eravamo nel 2006 (tre anni prima che nascesse la RGA) quando ci fu la necessità di preparare gli attestati per i ragazzi che frequentavano il corso RLS®. Donato mi inviò il file dell'attestato (per chi non lo sapesse l'attestato contiene oltre alle diciture classiche, l'ombra del chitarrista rock) e mi disse: "mi piacerebbe che i nomi fossero scritti a mano non con il computer come è stato finora, dovrebbero essere scritti bene, insomma in bella calligrafia! Sei capace?"


Premesso che solitamente scrivo in corsivo abbastanza bene e anch'io ho il mio "bel caratterino" potevo non accettare la provocazione, assolutamente no! Così gli rispondo "Cosa ne dici se te li scrivo con il pennino e l'inchiostro di china?" (ovviamente pensavo mi dicesse sei matta?). Mi sbagliavo in una frazione di secondo mi risponde "Sì dai sarebbero perfetti!". Anche se non l'ha detto, ho avuto l'impressione che stesse pensando figuriamoci se ne è capace, vediamo ora cosa fa. Potrei scommettere che non lo ha pensato per sfiducia, ma perché la nostra è stata la prima generazione della penna BIC e non dell'inchiostro. 


Detto fatto! Torno a casa e passo dalla mia mamma, che è bravissima a scrivere con il pennino e compilava tutti gli attestati di partecipazione ai saggi quando facevo danza classica (ma Donato non lo sapeva) e le dissi: "Mamma mi fai un corso rapido di calligrafia che devo scrivere gli attestati per i ragazzi di Donato?" Lei mi disse: "Certo! Ma se vuoi te li scrivo io, perché occorre esercizio e tu non hai mai usato pennino ed inchiostro". Io che notoriamente ho la testa dura le risposi che dovevo farli io anche se non sarebbero stati belli come i suoi, così iniziò il mio corso rapido di calligrafia.


Passai parecchie serate ad esercitami e la settimana dopo mi presentai a scuola con tutto l'occorrente e lo misi aspettando che arrivasse Donato. Quando entrò in ufficio mi chiese cosa stessi facendo ed io come se stessi facendo la cosa più normale del mondo dissi porgendogliene uno "sto scrivendo gli attestati, ti piacciono? Lui scoppiò a ridere dicendo "Lo hai fatto davvero! Pensavo mi prendessi in giri! Belli, mi piacciono, facciamoli sempre così!" Da allora non firmò più un attestato o un diploma che non fosse scritto, come dico sempre io "amorevolmente a mano da me e in bella calligrafia".


Di attestati e diplomi in questi anni ne ho scritti molti, ma ogni volta che mi accingo a preparali c'è sempre un po' di emozione nel "vergare" quei nomi. Lo so è sciocco, ma soprattutto nel caso dei diplomi quel "pezzo di carta"  racchiude 3 anni di vita e di sacrifici! A me, inoltre piace pensare che, in fondo (molto in fondo) così posso lasciare un piccolo ricordo di me e di tutti quegli anni passati insieme. Lo so che è solo un po' d'inchiostro su pergamena e 5 minuti del mio tempo. Ma che volete farci a me piace pensarla così!

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